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7 ELEMENTI PROBATORI CONTRO LA IGNORANZA ED IPOCRISIA DELLA SINISTRA
PARLAMENTARE
SERVE
UNA RIVOLUZIONE CULTURALE DAL BASSO E NON SARA' CERTO PAOLO DORIGO A SUBIRE
L'ESISTENTE PER IMPEDIRLA !
LA
LATITANZA DELLA SINISTRA DI FRONTE ALLE NOSTRE DENUNCE ED A BEN 3 CASI
REFERTATI DA PRIMARI DI RADIOLOGIA DEL VENETO, DIMOSTRA CHE IN ITALIA
NON ESISTE NELLA SINISTRA PARLAMENTARE UNA AUTENTICA CULTURA DEI DIRITTI
UMANI
QUI
AL PUNTO 5 LA TESTIMONIANZA CHOCK DI ALDO GALVAGNO SULLE AFFERMAZIONI DEL
SEN.RUSSO SPENA A PROPOSITO DEL MANCATO IMPEGNO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA A
TROVARE DEI MEDICI CHIRURGHI DISPONIBILI AD ASPORTARE CORPI ESTRANEI DAL CAPO
DI ALCUNE VITTIME DI CONTROLLO MENTALE E TORTURA TECNOLOGICA COMPRESO PAOLO
DORIGO, SCRITTE DA ALDO GALVAGNO, CURATORE DI SIPORCUBA.IT
ELEMENTO 1:
Il silenzio
dei prigionieri rivoluzionari e da molti compagni a loro vicini sulle nostre
denunce dimostra che queste torture sono anche da molti di loro subite. Ripetutamente in materia è
intervenuto Marco Sacchi.
ELEMENTO 2:
Il silenzio
del signor PALMA, del COMITATO DI PREVENZIONE DELLA TORTURA, dimostra che il
CONSIGLIO D'EUROPA responsabile della CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO,
LATITA IN MATERIA e ha solo cercato di aiutare l'Italia a nascondere questo
scandalo. Abbiamo
molta documentazione di questo silenzio del CPT.
ELEMENTO 3:
NESSUNO STA
DICENDO NULLA SULLA MANCATA APPLICAZIONE DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE DEL
1-12-2007 CHE DISPONE LA REVISIONE DEL PROCESSO A PAOLO DORIGO. Eppure 3.000 persone hanno firmato
l'appello dei 26 intellettuali Cacciari e Saramago compresi, e la curatrice
dell'appello dr.ssa Agazzi dell'Università di Venezia si è rifiutata sin dal
febbraio 2006 di consegnarmi l'elenco e-mail dei firmatari cui volevo inoltrare
gli appelli dell'AVae-m.
ELEMENTO 4:
NONOSTANTE
L'AVae-m ABBIA PRODOTTO E STIA PRODUCENDO NUMEROSA DOCUMENTAZIONE ANCHE SU
ALTRI CASI, DAL LUGLIO 2006 IN POI NESSUNO PIU' STA ORGANIZZANDO CONFERENZE CON
NOI. ABBIAMO AVUTO SOLIDARIETA' RELATIVA ALLA RICHIESTA DI POTER ESPATRIARE DI
PAOLO DORIGO (appello Russo Spena dell'ottobre 2006) MA SONO STATI SINORA
BLOCCATI DAL 2005 AD OGGI BEN 6 TENTATIVI DI CUI 3 ALL'ESTERO, DI OPERAZIONE
CHIRURGICA DI ASPORTAZIONE CORPI ESTRANEI AL TIMPANO SX E NELLE TUBE DI
EUSTACHIO. ABBIAMO AVUTO ANCHE LA SOLIDARIETA' DELL'OISM A PAOLA SBRONZERI, E
POCHE ALTRE MENZIONI. LE DENUNCE DI MAURIZIO BASSETTI CONTINUANO A CADERE NEL
VUOTO. ALCUNE VITTIME SONO "DESAPARECIDOS".
HANNO
ARRESTATO CON UNA MONTATURA MICHELE FABIANI ED HANNO PORTATO IL LORO VELENO NEL
SINDACALISMO DI BASE.
Sul
punto non servono "dimostrazioni".
ELEMENTO 5:
IL
SEN.RUSSO SPENA ASSICURA DI NON CONSIDERARMI UNO PSICOTICO MA NON MUOVE UNA
FOGLIA DEL SUO PARTITO PER PERMETTERMI DI ESSERE OPERATO.
ELEMENTI NOTI A TUTTI
REFERTO
PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA IL 13-4-2007 e ampiamente ripreso da Corriere
del Veneto (CDS) e Gazzettino del 14-4-2007
"Al
Sig.Paolo Dorigo
Ho
visto la documentazione TC eseguita presso la radiologia di Dolo e presso la
neuroradiologia di Mestre: ho inoltre avuto modo di vedere le pubblicazioni sul
"controllo mentale e torture ...il nazismo soft" a cui mi riferirò
per discutere alcune tesi ivi esposte. (...)
Per
quanto riguarda LA SCANSIONE TC RIPORTATA A PAG.32 (SOTTO) NON CORRISPONDE
ANATOMICAMENTE ALLO ZIGOMO COME RIPORTATO MA AD UNA SEDE ANATOMICAMENTE CORRISPONDENTE
ALL'OSTIO FARINGEO DX E SIN DELLA TUBA AUDITIVA. HANNO DENSITA' DI TIPO
CALCIFICO ED ASPETTO "A CORONA DI PERLE"; NON SONO DI RISCONTRO
USUALE. TRA LE IPOTESI "MEDICHE" SI POTREBBE IPOTIZZARE TRATTARSI DI
PRECIPITATI CALCIFICI IN SEDE DI VECCHIO PROCESSO INFIAMMATORIO CHE TUTTAVIA
NON RISULTA IN ANAMNESI.
IL
REPERTO RELATIVO ALLE IMMAGINI DI PAG.29 ALL'ORECCHIO ESTERNO SIN.: LA
MILLIMETRICA IMMAGINE NELLO SPESSORE DELLA PARETE ANTERIORE DEL CONDOTTO
UDITIVO ESTERNO, DI RELATIVA IPERDENSITA' RISPETTO AI TESSUTI MOLLI ADIACENTI,
NON HA CARATTERISTICHE DI CALCIFICAZIONE PARA-AURICOLARE, HA BASSA DENSITA',
INFERIORE A QUELLA DEL CALCIO E PARAGONABILE A QUELLA CHE IN TC CORRISPONDE A
CARTILAGINE."
RICHIESTA
DEL 28-6-2007 DI EVENTUALE OPERAZIONE CHIRURGICA SINORA SENZA UN CHIRURGO
DISPONIBILE, FATTA DAL MEDICO DI FIDUCIA, reperibile in
http://www.paolodorigo.it/richiestaconsultochirugicoperasportazione.jpg
La
testimonianza di ALDO GALVAGNO, curatore di SIPORCUBA.it:
----- Original Message -----
From: siporcuba@fastwebnet.it To: AVae-m Sent: Wednesday,
December 05, 2007 8:08 PM Subject: riassunto Di
seguito riassumo la mia conoscenza con Paolo Dorigo. Casualmente,
ho incontrato in rete il sito www.paolodorigo.it e, leggendolo,
spontaneamente mi sono offerto -per quanto potevo- ad aiutarlo per far
conoscere la sua situazione. Dopo un
breve contatto conoscitivo seguito anche da un incontro personale a Roma, mi
sono attivato, attraverso le mie conoscenze cubane, per tentare di trovare la
disponibilità da parte di qualche struttura ospedaliera cubana, di poterlo
operare per estirpare i corpi estranei che, da analisi pregresse, risultano
essere sito nella testa di Dorigo. Per
quanti tentativi abbia fatto e conseguenziali solleciti, da Cuba finora, non è
giunta alcuna risposta positiva e, al contrario, il problema pare essere
strettamente legato alla politicizzazione di un tale atto anche se, nessun
rifiuto specificato formalmente, è in mio possesso ma solo considerazioni fatte
a voce dai miei contatti. Seguendo
il suggerimento di Paolo Dorigo, mi sono messo in contatto con il Sen. Giovanni
Russo Spena, da me spesso incontrato in precedenza in riunioni o manifestazioni
a favore di Cuba, esponendogli il problema di Paolo che il senatore ben
conosceva, avendogli scritto la prefazione ad un libro di denuncia delle
vittime mentali. In questa
telefonata (appariva chiara l'indisponibilità del Senatore in quanto impegnato
in altre cose) Russo Spena diceva che
bisognava verificare come fossero realmente le cose, in quanto, non riteneva
possibile che la storia corrispondesse totalmente alla verità, dato il fatto
che alcuni medici compagni non avevano confermato oggettivamente quanto
denunciato e, al contrario, Dorigo poteva essere genuina vittima di
problemi di natura personale come coloro che sono perseguitati da psicosi più o
meno inconsce. Quanto è quanto emerso da una conversazione di pochi
minuti. Il senatore Russo Spena si era dimostrato disponibile ad incontrarmi in
un altro momento perchè, allora, decisamente occupato dalla situazione
politica. Ho tentato un paio di volte a cercarlo al cellulare però non trovando
libera la linea non più contattandolo in seguito per miei problemi personali
che mi distoglievano dall'insistere per avere un appuntamento. Con Paolo
Dorigo ho tuttora rapporti telefonici non avendolo più incontrato pur
continuando ad insistere presso le mie conoscenze cubane a tentare di farlo
operare. In fede. Aldo
Galvagno ELEMENTO 6: E' STATO PROPRIO DANIELE FARINA DEL
"LEONkAVALLO" A FARE EMENDAMENTI SU EMENDAMENTI ALLA LEGGE SULLA
TORTURA DELLA CAMERA, SICCHE' LA LEGGE E' SALTATA DI NUOVO (DAL 2003 E' LA
TERZA VOLTA). DA NOTARE CHE DANIELE FARINA E' DEL PRC E IL SUO CAPOGRUPPO E'
RUSSO SPENA. DA NOTARE CHE DANIELE FARINA HA RICEVUTO DOCUMENTAZIONE TRAMITE UN
PUBBLICISTA APPARTENENTE AL "LEONkAVALLO" SIN DALL'OTTOBRE 2006 E CHE
HA BOCCIATO LA SUA RICHIESTA DI CONFERENZA AVae-m SULLE TORTURE TECNOLOGICHE. Sul
punto non servono "dimostrazioni", è cronaca parlamentare. ELEMENTO 7: Sul
punto esistono numerose mail tra il sottoscritto e Alessandro Mantovani. QUI ANCHE 1
LA COPIA DELLA QUERELA DEL 26/9/2007 Alla Procura della
Repubblica di Venezia Oggetto: querela contro
ignoti art. 336 e succ.CPP. per i reati di associazione
a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio ed altro Alla Procura della
Repubblica di Torino – richiesta riapertura indagini nel merito delle querele indirizzate al PM dr.proc.Guariniello
in data 22-9-2004 e successive da Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959,
residente a Mira in via Corridoni 4, all’epoca residente a Spoleto, casa di
reclusione, via Maiano. Alla Procura della
Repubblica di Biella – richiesta riapertura indagini nel merito delle querele indirizzate al PM dott.Soffio Rossella
a far data dal 2002 da Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959, residente a
Mira in via Corridoni 4, all’epoca residente a Spoleto, casa di reclusione, via
Maiano. Alla Procura della
Repubblica di Novara – esposto denuncia Alla Procura della
Repubblica di Spoleto – richiesta riapertura indagini nel merito delle querele indirizzate al PM dr.Medoro a far data
dal 2002 e successive da Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959, residente
a Mira in via Corridoni 4, all’epoca residente a Biella, viale dei Tigli 14, ma
detenuto al carcere di Livorno. Alla Procura Generale della
Repubblica di Venezia – richiesta riapertura indagini nel merito delle querele
alla Vs.procura indirizzate, indirizzate a far data dal giugno 2002 da Paolo
Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959, residente a Mira in via Corridoni 4,
all’epoca residente a Biella, viale dei Tigli 14. Alla Procura Generale della
Repubblica di Livorno – richiesta riapertura indagini nel merito delle querele
alla Vs.procura indirizzate, indirizzate a far data dal 2002 da Paolo Dorigo,
nato a Venezia il 24-10-1959, residente a Mira in via Corridoni 4, all’epoca
residente a Biella, viale dei Tigli 14. Alla Procura Generale della
Repubblica di Sulmona AQ – richiesta riapertura indagini nel merito delle
querele alla Vs.procura indirizzate, indirizzate a far data dal giugno 2002 da
Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959, residente a Mira in via Corridoni
4, all’epoca residente a Biella, viale dei Tigli 14. Per conoscenza: Alla Corte di Cassazione,
Presidente sezioni riunite Al PM di Udine dr.Bianco,
Procura della Repubblica di Udine Al PG di Trieste, Procura
Generale della Repubblica di Trieste Al Presidente della
Repubblica, Quirinale ROMA Al Ministro della Giustizia,
ROMA Al Presidente del gruppo
parlamentare del Senato Sen.Russo Spena del PRC Al Deputato On.Francesco
Caruso, Camera dei Deputati Roma Il
sottoscritto Paolo Dorigo, nato a Venezia il 24-10-1959, residente
a Mira, via Corridoni 4, riservandosi ulteriori comunicazioni aggiuntive alla
presente, residente
all’epoca dei fatti (che originarono la fattispecie
delittuosa complessa e permanente continuata nel tempo mediante il vincolo di associazione
a delinquere di stampo mafioso 416 bis (“Gladio carceraria”), riduzione in
schiavitù e sequestro di persona a scopo di eversione dell’ordine repubblicano,
ossia a far data dal 4 gennaio 1996, e tornato a risiedere in via Corridoni 4 a
Mira VE, dopo aver avuto trasferimenti di residenza a Milano (1997), Biella
(2001) e Spoleto (2003) nei rispettivi carceri di via Camporgnago 40, Milano,
(ove era ristretta anche la propria prima moglie Alberta Biliato coniugatasi a
Milano il 24-1-1991 in regime di separazione dei beni, e divorziatasi
consensualmente presso il tribunale di Milano il 21-1-2004 dal sottoscritto), in
viale dei Tigli 14 Biella, e via Maiano a Spoleto (PG), operato
presso l’ospedale CTO di Torino il 10-1-1996 di escarectomia e innesti al collo
e mano sx con asportazione pelle dalla coscia sinistra, e 125 punti di sutura,
dopo breve permanenza in quel di Novara il 4-1-1996 nel locale ospedale civile, in seguito ad ustioni dallo
stesso cagionatesi per protestare contro una montatura giudiziaria e carceraria
originata dalla Procura di Pordenone (dr.Fabbro), della Digos di Pordenone, e
del “pentito” Angelo Dalla Longa con le sue delazioni e missive in quantità
indirizzate in numerose carceri per infamare il sottoscritto e costruire le
condizioni a che lo stesso confessasse reati non commessi come lo stesso aveva
fatto cagionandone l’arresto, dove
fu anche per alcune ore in assenza di coscienza e trattato con strani
psicofarmaci sin dal suo arrivo, ed in tale occasione con ogni certezza secondo
il sottoscritto, innestato di strumenti atti a modificare coscienza,
intelletto, sapere e memoria della persona (“controllo mentale” tipo MK Ultra)
mediante trasmissioni bidirezionali permanenti di interferenza mentale e violenza
fisiologica e psichica permanente a distanza, trattamento attuato anche in collaborazione con gli
uffici (DAP e Università di Padova) relativi alla persona della dr.ssa
psicologa che si recò presso il CTO di Torino alcuni giorni dopo l’operazione
(tra il 18 e il 20 gennaio circa 1996) ad attivare questi strumenti mediante un
telecomando manuale di cui non spiegò natura e motivazioni al sottoscritto, nel
corso di una visita non dal sottoscritto richiesta, mentre era in detenzione
presso il CTO stesso e prima di essere poi trasferito al reparto detenuti
dell’Ospedale Molinette di Torino dove rimase sino al 5 febbraio, mentre poi il
6 successivo fece ritorno al carcere di Novara ma in altra sezione dove si
trovavano solo alcuni dei compagni precedentemente conosciuti, nel frattempo
anch’essi “declassificati”, trattamento proseguito senza che il sottoscritto se
ne avvedesse sino al maggio 2002 allorquando, in coincidenza con la discussione
pubblica sulle nuove leggi sul “giusto processo” in ragione della sentenza
9.9.1998 della Commissione Europea per i Diritti dell’Uomo sul proprio caso
penale del sottoscritto, non appellata dall’Italia e successivamente recepita
sia dal Consiglio d’Europa sedente la CEDU, sia dal Parlamento con la modifica
all’art.111 della Costituzione, e quindi oggetto di base motivazionale di
successive modifiche al CPP ed alla stessa legge italiana in materia di
revisione processuale (DDL 3-8-2007 del Ministero di Giustizia e capo del
governo), allorquando dicevasi il sottoscritto iniziò a subire questo
trattamento in una orrenda e dolorosissima esperienza trattamentale permanente
di tipo complessivo, uditivo, psichico e fisiologico, da parte di persone
assolutamente criminali nel loro obiettivo di cagionare la morte o malattia o
suicidio e comunque l’impossibilità ad un corretto reinserimento professionale
e sociale della persona nella società una volta ottenuta la scarcerazione,
vicina giuridicamente e comunque ottenuta prima del termine della pena con
ordinanza della Corte di appello di Bologna del 13-3-2006 che recepiva istanza
di revisione di uno dei propri difensori avv.Trupiano Vittorio del foro di
Napoli; Sentenze e decisioni fatte proprie anche dalla Corte
di Cassazione del 1.12.2006. Trattamento descritto in innumerevoli denunce e pubblicazioni,
diffuso dalla stampa, anche e dopo refertazione radiologica di primario
radiologo ospedaliero italiano di cui sarà fornito originale firmato e
nominativo alle A.G. che intenderanno adottare le necessarie misure per porre
termine all’infame attentato permanente alla persona del sottoscritto, e per
portare alla sbarra i colpevoli nessuno-a escluso-a, si trattasse anche di
persone un tempo o fino al momento della notizia, care, al sottoscritto. In Italia, il decreto Legislativo 24 giugno 2003,
n.211, recepisce la direttiva 2001/CE relativa all’applicazione della “buona
pratica clinica nell’esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali
per uso clinico”. L’Art.3, relativo alla tutela del soggetto, impone che: b) il soggetto che partecipa alla sperimentazione, o
il suo rappresentante legale se il soggetto non è in grado di fornire il
consenso informato, abbia avuto la possibilità, in un colloquio preliminare con
uno degli sperimentatori, di comprendere gli obiettivi, i rischi e gli inconvenienti
della sperimentazione, le condizioni in cui sarà realizzata, e inoltre sia
stato informato del suo diritto di ritirarsi dalla sperimentazione in qualsiasi
momento; c) sia rispettato il diritto all’integrità fisica e
mentale dei soggetti e alla riservatezza, come pure alla protezione dei dati
che li riguardano secondo le modalità di cui alla legge 31 dicembre 1996,
n.675; e) il soggetto possa rinunciare a partecipare alla
sperimentazione clinica in qualsiasi momento senza alcun pregiudizio, revocando
il proprio consenso informato; f) il promotore della sperimentazione provvede alla
copertura assicurativa relativa al risarcimento dei danni cagionati ai soggetti
dall’attività di sperimentazione, […] Inoltre (art.1 comma 5) E’ fatto divieto di offrire
elargire o richiedere incentivi o benefici finanziari per la partecipazione dei
soggetti alla sperimentazione clinca, ad eccezione delle eventuali indennità
per il volontario sano. […] Il sottoscritto DORIGO PAOLO
nato a VENEZIA il 24-10-1959 In nome della Costituzione
della Repubblica Italiana (art.32) e della Dichiarazione di Helsinki (WORLD MEDICAL ASSOCIATION DECLARATION OF
HELSINKI Ethical Principles
for Medical Research Involving Human Subjects Adopted by the 18th WMA
General Assembly, Helsinki, Finland, June 1964, and amended by the 29th WMA General
Assembly, Tokyo, Japan, October 1975 35th WMA General
Assembly, Venice, Italy, October 1983 41st WMA General
Assembly, Hong Kong, September 1989 48th WMA General
Assembly, Somerset West, Republic of South Africa, October 1996 and the 52nd WMA
General Assembly, Edinburgh, Scotland, October 2000 Note of Clarification
on Paragraph 29 added by the WMA General Assembly, Washington 2002 Note of Clarification
on Paragraph 30 added by the WMA General Assembly, Tokyo 2004) dichiara di non aver dato alcun consenso a qualunque utilizzo di
qualsiasi genere della propria persona e movimenti neurologici, pensieri,
attenzioni, sapere intellettivo, esperenzialem ad alcuna loro captazione e ad
alcuna loro interferenza, tantomeno con psicofarmaci; dichiara con la presente di rifiutare la legittimità, della eventualità
precisata dal ddl 24/6/2003 n.211, laddove si ipotizza che una persona possa
essere oggetto di sperimentazioni pur non avendo la possibilità di dare il
proprio consenso informato; dichiara solennemente di non aver mai dato ad alcuna persona alcun
permesso del genere. Delega quali avvocati di fiducia a mandato consultivo a che le Autorità
suindicate procedano nel senso richiesto, gli avvocati Anna Maria Marin del
foro di Venezia per la parte penale, e avvocato Cosimo Cisternino del foro di
Venezia per la parte civile. Frima data luogo Paolo Dorigo Venezia 26-9-2007 Timbro della cancelleria della Procura della Repubblica di Venezia 2-3
LA COPIA DELLE MOZIONI PRINCIPALI DEL CONGRESSO AVae-m DEL 30/9/2007 CONGRESSO
ASSOCIAZIONE VITTIME armi elettroniche-mentali ANZIO (RM) 28-30 SETTEMBRE 2007 MOZIONE
GENERALE 1. premessa Si è riunito ad Anzio nei giorni 28, 29 e 30
settembre 2007, il primo congresso della Associazione Vittime armi
elettroniche-mentali. Ha avuto carattere organizzativo e strategico, come
previsto. Vi hanno attivamente partecipato Vittime provenienti dalle province
italiane di Torino-Aosta, Milano, Padova, Venezia, Ravenna, Parma, Roma,
Napoli, Bari. Il congresso ha avuto anche la presenza di
Michele Fabiani e di giornalisti. Hanno inviato il loro saluto al congresso,
compagni e collettivi di Milano, Roma, Viterbo, Reggio Calabria,
Venezia, ed altre città. Il saluto del
SRP è stato implicito data la militanza del
coordinatore nazionale della nostra associazione anche in tale organismo
di sostegno a chi è colpito dalla repressione per la sua partecipazione e anche
sola presenza dalla parte giusta del conflitto sociale esistente. Al congresso avevano garantito la loro
presenza anche altre Vittime delle province di Torino, Bologna, Treviso,
Caserta, Avellino, Pescara, che per motivi di inconvenienti o di ostacoli
dell’ultimo momento non hanno potuto essere presenti, ma che hanno inviato per
tempo il loro saluto al congresso; sapevamo che avremmo avuto anche questi
ostacoli, e sappiamo che alle Vittime sono opposti ostacoli permanenti ad
accertamenti medici, uso di internet e del proprio stesso computer (pur non
essendo noi in rete con nessuno); ma ciò malgrado il congresso è riuscito lo
stesso. Per motivi organizzativi l’amico Romano Nobile curatore del testo
collettaneo La tortura nel bel paese (di cui la nostra
associazione ha diffuso 1.800 copie in 1 anno e mezzo, mentre del Dossier 2007
il Nazismo soft ne sono state diffuse 350 copie in quattro mesi, dopo di che è
stato messo in rete liberamente scaricabile), e il compagno Marco Sacchi
autore del libro Il Prometeo incatenato (sinora diffuso
in oltre 100 copie), non hanno potuto essere presenti. A loro il nostro
saluto per prossime iniziative comuni. Abbiamo ricevuto poi saluti per il congresso
anche da una Vittima residente in Francia, appartenente al circuito Fedame, che con la nostra Associazione, aderisce al
circuito mondiale ed europeo di lotta alle armi non letali e di controllo ed
interferenza mentale. Il sen.Russo Spena ha fatto sapere che la
crisi di governo gli rendeva impossibile l’essere presente; non siamo contenti
della sua assenza, ma lui ha dato risposta. Invece non hanno dato risposta entro
il 27 settembre molte altre persone, associazioni, deputati e giornalisti che
erano stati bene e precedentemente informati: essi fanno parte del pullulare di
moschini attorno alla realtà italiana ben miserabile e fascista di questi anni:
non è da essi che dobbiamo attenderci chissà quali sostegni futuri, ma da
altri. 2. Svolgimento del congresso Si è basilarmente precisato
che il nostro non è un Partito politico ma una Associazione che persegue scopi di
rispettare nella pratica nel nostro paese la Costituzione antifascista del 1947
e in particolare di lottare a che non vi siano eccezioni circa i diritti umani,
in particolare nel nostro paese. Si è precisato che noi siamo cittadini e non
animali, e che animali e belve sono i torturatori e le torturatrici, anche se
siamo coscienti che alcuni di essi potrebbero essere stati in passato loro
stessi-e delle Vittime di controllo ed interferenza mentale. Si è aggiornata la
conoscenza scientifica in materia e sostenuto che chi ancora mostra stupore per
queste cose, se ha un certo livello di cultura, o ha dei grossi buchi
culturali, oppure mente spudoratamente, essendo le tecnologie di tortura
tecnologica e di controllo ed interferenza mentale e le tecniche di lavaggio
del cervello, rimozione di ricordi, ricostruzione pilotata di “nuova identità”,
tecniche naziste in uso sin dagli anni ‘30-’40 che, sia pur nascoste in gran
parte dalle maggiori sei reti televisive nazionali, e da gran parte di quelle
locali e delle radioemittenti, specie da quelle che fingono la imparzialità
della scienza dietro una maschera di sinistra (Radio Scienze di Rai 3 ed
altre), sono pubbliche e note, e sulle quali tecnologie e tecniche
esiste una miriade di pubblicazioni in particolare all’estero, ma anche in
Italia. In particolare in Italia,
nel mondo medico ed anche in quello scientifico ci sono colpevoli quantomeno di
tacere alla popolazione l’esistenza di queste tecniche e tecnologie, o, peggio,
di proporle segretamente da parte di alcuni, a familiari o “amici” di
potenziali Vittime. Si è stimato in migliaia di
casi il “fenomeno” in Italia di questa situazione. Si è verificata la sua
estensione già ad oggi mondiale, e si è delineato che molti uomini e donne, ma
anche bambini, vengono spinti alla pazzia vera o presunta, al suicidio, ad
omicidi passionali od ambientali, oppure a vivere da bestie nei reparti
neurologici tuttora esistenti ove si fa ancora uso di letti di contenzione,
benzodiazepine ed altre pillole-killer, per
il piacere e la ricchezza dei capitalisti delle multinazionali farmaceutiche e
dei grandi potentati corporativi del mondo della medicina e della scienza, e
soprattutto, per impedire il libero Progresso all’Umanità intera. Si condannano
tutte le sperimentazioni con sistemi sottocutanei come contrari ai diritti
umani anche quando con “volontari”, e ogni ricerca di tipo invasiva della
mente. Si è a tal scopo evidenziato che certe ricerche “scientifiche” e
l’utilizzo di queste forme di tortura in Italia non hanno affatto aiutato il
miglioramento delle cose, e che normative come quelle sulla privacy sono
baggianate tese a coprire cose ben più gravi. Si è riconfermato il
programma della Associazione in dieci punti, noto sin dal 2005. Si è perfezionata la nostra
organizzazione interna, distinta anche in Vittime componenti attivi (iscritti)
e in Vittime (casi censiti) e persone da aiutare finché la loro situazione non
sia stata censita (Vittime da censire). Si è tratto un bilancio del
lavoro svolto in questi due primi anni di attività dell’Associazione,
sostanzialmente positivo, al di là di delusioni e tradimenti ricevuti da gran
parte della sinistra e non solo come ovvio dai partiti che invocano maggiore
“sicurezza” nel loro programma politico. Si è evidenziato che questi
casi esistono, diffusissimi, nelle carceri, e che è molto grave la diffusione
della sindrome di Stoccolma tra i detenuti a questo livello. Anche a proposito
del fenomeno dei suicidi carcerari si è dichiarato che una parte significativa
di essa, e parliamo per difetto, è certamente causata dall’uso di queste
torture (reato permanente continuato ed esteso su scala nazionale da parte di
specialisti, di istigazione al suicidio e violenza privata continuata ed
aggravata). L’ostracismo colpevole delle
autorità e il mobbing sociale in atto nel paese fanno sì che questi strumenti
si caratterizzino come armi terribili e gravissime, spacciate per “buone”
perché “non letali” (il che non è neppure vero, relativamente parlando alle
conseguenze anche a volte immediate del loro utilizzo su persone inermi), fanno
sì che tuttora molte Vittime abbiano paura di prendere la parola. Nel lavoro di questi due
anni, a parte il precedente lavoro carcerario del nostro coordinatore
nazionale, di documentazione (12 casi censiti in carcere, documentatamente dal
1982 al 2004), sono state censite 43 Vittime, di questi-e, 17 casi sono
presentati pubblicamente, e 7 con nome e cognome. Altri 20 casi sono in via di
verifica, ma almeno in 10 casi di loro, abbiamo persone scomparse o che non
hanno più dato notizia di sé alla nostra Associazione, facendoci anche pensare
al peggio. Tuttavia non trattandosi di
persone in gran parte conosciute personalmente da noi, e non avendo alcuna loro
delega, non abbiamo potuto darne testimonianza scritta diretta. In alcuni casi le Vittime
vengono spinte, come nella migliore strategia torturatoria, a pensare male dei
loro amici, familiari o compagni. Abbiamo perduto così per nostra decisione, i
contatti con due di essi, che qualora avessero a tornare razionalmente in contatto
con noi, dopo che si sono così erroneamente espressi con noi, ci troveranno
disponibili. Nel caso di una delle Vittime, che dopo un tentato suicidio è
ricoverata per sua stessa scelta in clinica, abbiamo anche avuto i suoi saluti
per il Congresso e le siamo vicini. Non siamo invece vicini a
quelle associazioni, giornalisti e persone influenti, anche associazioni molto
pubblicizzate dal manifesto e dalla sinistra in genere, che abbiamo
contattato e che ci hanno snobbato, in certi casi certamente facendo proprie
le diffamazioni di ex appartenenti alla lotta armata, evidentemente infami, che
vanno in giro per Roma definendo “pazzo” il nostro coordinatore nazionale,
senza nemmeno averlo veramente conosciuto, allo scopo di devalorizzare la
nostra battaglia: loro sono dunque parte del sistema, lo sono sempre stati o lo
sono solo adesso ? Tra le associazioni che ci
hanno snobbato, o che non hanno mantenuto gli impegni verbalmente presi con noi
in varie occasioni, principalmente a Roma, ci sono Emergency, Medicina
democratica, ed altre. Da queste associazioni ci saremmo aspettati
imparzialità, e non certamente distanza a causa delle posizioni politiche
personalmente prese e non inserite nel nostro programma, del nostro
coordinatore nazionale. Abbiamo anche registrato da
parte dell’area radicale, un certo ostracismo e censura. L’ostracismo è stato palese
un anno fa ed anche prima, di fronte alle denunce e documentazioni sul caso del
nostro coordinatore nazionale, persino sul network Indymedia, poi chiuso ed ora
in fase sperimentale. In particolare un ostracismo in Indymedia nord-est, ma
non solo. Invece Indymedia è stata
comunque utile a conquistare solidarietà nuova, non solo nel caso di Paolo
Dorigo, ma anche nei casi di Maurizio Bassetti, che al nostro congresso ha
riconfermato la sua partecipazione alla Associazione, e al quale va tutta la
nostra riconoscenza per la sua disponibilità, e di Paola Marziani. Nei casi di
Salvatore di Cosenza, abbiamo registrato ostracismi pure nell’area dei
“compagni contro la tortura” di Cosenza che si erano dati disponibili ad una
nostra conferenza, ma ostracismi abbiamo registrato a Pescara verso Eleonora
Cavagnuolo, che ha dato un contributo importante alle acquisizioni scientifiche
della nostra Associazione ed alla denuncia anche delle protesi odontoiatriche,
e verso la lotta di Paola Sbronzeri contro la tortura del TSO applicatagli in
assenza di motivazioni plausibili, sempre allo scopo di tenere sotto controllo
la Vittima di questi trattamenti. Non abbiamo ancora registrato poi, a
differenza del caso di Paola Sbronzeri, alcuna presa di posizione a favore di
Monica Masuelli, militante del movimento femminista e per i diritti umani in
Argentina, che recentemente ha sfidato, con atroci torture che continuano, i
suoi aguzzini, con un documentato memoriale pubblicato recentemente nel sito. È
stata fatta una mozione sul caso. Censura abbiamo avuto anche
da gruppi e testate che a parole si dichiarano “senza censura” o contro
il silenzio sull’annientamento nelle prigioni ed ovviamente contro forme di
tortura inumane come il 41 bis, il 14 bis, il sistema punitivo senza
dibattimento legale né avvocati presenti. Ora, forse che l’annientamento nelle
carceri non è partecipato da chi fa uso di torture tecnologiche ? Suvvia… In generale dichiariamo che
non parteciperemmo ad alcun convegno organizzato da forze politiche o sociali
che non sottoscrivano o dichiarino condivisione al nostro programma nelle parti
comuni a tutta la Società, (relative alla messa al bando e alla dichiarazione
di armi contro l’umanità, con le responsabilità penali conseguenti a ciò, senza
eccezione alcuna per alcuna forza di polizia, militare o di alcun genere,
private, pubbliche, militari o sovranazionali che siano, ONU compresa). In
generale non accettiamo l’utilizzo di alcuno strumento del genere nemmeno se
fossimo nella seconda guerra mondiale e si fosse catturato vivo il
guerrafondaio al servizio di potenti lobbi economiche, hitler. Circa la legge sulla tortura
il congresso ha emesso una specifica e dura mozione, che evidenzia come la
volontà di non portare tale legge ad esecutiva, e di disquisire su cosa sia o
meno tortura, sia traditrice di corresponsabilità quantomeno morale da parte
dei Parlamentari che ne sono stati
irresponsabili rinviatori od affossatori della legge della Camera. Nel corso del 2006 si è
anche costituito a livello nazionale un Coordinamento di Lotta contro le
Torture Tecnologiche e Carcerarie. Abbiamo aderito a tale Coordinamento, uno
dei promotori del quale è recentemente scomparso, per un improvviso male
incurabile. A lui, Antonio Rollo detto Huambo, il nostro affettuoso addio.
Auspichiamo che tale Coordinamento riesca a decollare nella conoscenza e
coscienza del Popolo del nostro paese, che è vilipeso umiliato e truffato da
potentati banditeschi che utilizzano tranquillamente queste strumentazioni
naziste a scopo dicono “di umanità”… La nostra Associazione e questo
Coordinamento hanno portato un sit-in altamente efficace a Montecitorio il 28
novembre 2006, ma snobbato pure dalle testate giornalistiche della sinistra,
all’epoca dello sciopero della fame di Paolo Dorigo per ottenere il passaporto.
Successivamente poi alla refertazione radiologica presentata ai media il 13
aprile 2007, sono stati attuati sabotaggi atti ad impedire l’approfondimento
del contatto con medici chirurghi, in diverse località. Corruzioni o sabotaggi
o dicerie mirate sono stati attuati per impedire l’espianto degli elettrodi a
Paolo Dorigo fino in India, ma anche nel nord Italia.Nulla che non avessimo in
qualche modo previsto come possibile. È accaduto anche che sia
stata decisa una sospensione di un anno dall’attività all’avvocato di Paolo
Dorigo, per una violazione del regolamento del collegio dell’ordine di Napoli
datata 1999, sospensione intercorsa proprio subito dopo la refertazione
radiologica. In generale ostracismi ed
irresponsabili censure e sabotaggi mirati sono la dimostrazione che la
democrazia nel nostro paese è assai debole, e che le grandi forze politiche
antifasciste, di sinistra e progressiste,
(ANPI esclusa, dalla quale abbiamo avuto invece sinora significativi
aiuti), sono del tutto cieche e sorde ai bisogni
delle masse ed alle necessità delle Vittime di trattamenti inumani quali quelli
inferti tramite le armi elettroniche-mentali, delle quali tutte senza
eccezioni, chiediamo la messa al bando e la dichiarazione di armi contro
l’umanità, con le responsabilità penali conseguenti a ciò, senza eccezione
alcuna per alcuna forza di polizia, militare o di alcun genere. La nostra Associazione
riconosce utilità scientifica alla psichiatria solamente in relazione alla cura
ed allo studio dei danni da traumi cerebrali devastanti, e non riconosce in
alcuna maniera la psichiatria come scienza atta a “curare” talune
caratteristiche comportamentali delle persone, magari legate all'infanzia, a problematiche sociali ed affettive,
all’adolescenza, od alle problematiche legate a donne sole, donne incinte o che hanno od intendono abortire, ed ad ogni
altra categoria sociale debolmente o affatto difese dallo Stato, e condanna
totalmente qualsiasi metodologia curativa a carattere coercitivo anche se
limitato nel tempo. La nostra Associazione non
riconosce alcuna validità scientifica uniformabile
al genere umano agli studi psicologici in genere e in particolare a quelli
comportamentalisti e cognitivisti, in quanto secondo noi tali studi e metodologie sono esclusivamente sperimentali e
doppiamente soggettive: dalla parte degli sperimentatori e dalla parte dei
“volontari” o delle Vittime consapevoli od inconsapevoli che siano. La nostra Associezione ha
anche verificato che vi sono rapporti tra le Aziende ove lavorano alcune
persone torturate, ed i torturatori. Il mobbing sul lavoro è un reato, la
tortura tecnologica no ? La nostra Associazione si dichiara
contraria a tutte le forme mediatiche di disconoscimento scientifico e di
abitudine delle masse a far propri luoghi comuni o metodologie vuoi
inquisitorie vuoi razzistiche, prodrome non di una nuova Società ma bensì di un
imbarbarimento dominato dai potenti ma esteso a tutti, di un ritorno, da noi
denunciato, ai nefasti tempi del feudalesimo o peggio dell’epoca delle nobiltà
e dei reami, “istituzionali”, mafiosi o privati che siano. In particolare esprimiamo
dissenso all’autoritarismo che sta alla base di certe parti della psicologia e
abbiamo verificato anche che esiste la psicanalisi tra le conoscenze di chi ci
tortura. 3. decisioni
del congresso Si sono adottate proposte e decisioni di
natura organizzativa e anche allo scopo di migliorare il nostro lavoro. Esse saranno rese note complessivamente in un
opuscolo che riporterà le decisioni del congresso, le mozioni emerse la
relazione di natura etico-medico-scientifica della dr.ssa Paola Marziani, le
proposte e gli appelli. In particolare il congresso auspica, allo
scopo di iniziare la costruzione o l’approntamento della nostra prima casa
albergo per le Vittime di torture tecnologiche e del controllo ed interferenza
mentale, dotata di strumentazioni di rilevazione magnetica e radio, e di
strumenti di protezione da attacchi esterni di questa natura, che la proposta
di un grande concerto di autofinanziamento abbia successo. Non siamo certi che questo possa avvenire,
che un famoso o un gruppo di famosi e meno famosi ma noti musicisti possano
esibirsi gratuitamente per la nostra associazione senza trovare ostacoli,
ostracismi, e magari senza andare a rischio di bancarotta, ma se questo non sarà possibile, in questo paese che per noi vive
una fase di impunito e moderno fascismo, secondo noi sarà indice che siamo in
una situazione forse irrimediabile. Tra le decisioni del nostro congresso, la
realizzazione di un libro con materiali inediti e non pubblicati in internet
sinora, delle Vittime di queste torture tecnologiche e del controllo ed
interferenza mentale. Il nostro saluto ed appello anche a che si
raggiunga la disponibilità di un chirurgo per espiantare i corpi estranei
nell’orecchio e tube di Eustachio di Paolo Dorigo e che tutte le Vittime
abbiamo finalmente la necessaria assistenza MEDICA e non certo “psichiatrica”
od esclusivamente socioassistenziale I partecipanti al congresso,
Vittime di tortura tecnologica e di controllo ed interferenza mentale CONGRESSO ASSOCIAZIONE VITTIME armi
elettroniche-mentali ANZIO (RM) 28-30 SETTEMBRE 2007 MOZIONE LEGGE TORTURA Il Congresso esprime
il suo più grande biasimo e denuncia per quelle forze ed esponenti
parlamentari del Senato che, anziché procedere a far passare com’era la legge
votata dalla Camera a dicembre 2006, hanno contribuito a far passare
ulteriori 10 mesi senza che quella legge diventasse esecutiva, contribuendo così a
rendere più lungo il tormento nostro e di migliaia di persone come noi in
Italia. Riteniamo giusto e
necessario gridare, affinché qualcuno raccolga le nostre parole: NULLA RESTERA’
IMPUNITO PAGHERANNO CARO
PAGHERANNO TUTTO I partecipanti al
congresso, Vittime di tortura tecnologica e di controllo ed interferenza mentale 4
LA COPIA DELL'APPELLO PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA APPELLO PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA I firmatari, cittadini italiani Nel riconoscersi nei valori fondamentali della Costituzione
anti-fascista, ritengono sia ora e tempo di dire le cose a voce alta ed in
tutte le sedi politiche e sindacali, di movimento e ove possibile
istituzionali, a che siano affrontate pubblicamente e non censurate oltre
alcune annose questioni, al di là degli esiti processuali di vicende legate ad
esse, rispetto alle quali i firmatari mantengono proprie posizioni ed
orientamenti nel rispetto delle diverse parti in causa e della natura anche
giuridica delle vicende. Gli aderenti alla AVae-m: Paolo Dorigo, Paola Marziani,
Maurizio Bassetti, Paola Sbronzeri, e tutti-e gli altri-e Prime adesioni al 5-12-2007 1. Giuliano Bugani, giornalista, poeta ed operaio, Bologna 2. Franco Bellotto, presidente Associazione Esposti Amianto
e ad altri rischi ambientali, Venezia 3. Romano Nobile, avvocato, presidente ARES 2000, Roma 4. SIPORCUBA.IT 5. Aldo Galvagno, amico di Cuba e webmaster di Siporcuba.it 6. Emanuele Bertuzzi, Bologna 7. Paolo Volpato, pubblicista, Milano 8. Marco Sacchi, scrittore e militante politico, Milano Comunicare le adesioni telefonicamente, per fax od e-mail,
a: Tel.334-3657064, 041-5600258, Fax: 041-5625372 E-mail: info@avae-m.org,
basmau@libero.it, paola.marziani@libero.it Web site: http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/
http://www.avae-m.org/
ALESSANDRO MANTOVANI GIA' REDATTORE DI GIUDIZIARIA DEL "MANIFESTO",
CHE DAL 2003 AL 2005 AVEVA SEGUITO LA LOTTA DI SOSTEGNO ALLA LOTTA DI PAOLO,
AVEVA DETTO A PAOLO CHE ALLORQUANDO VI FOSSERO STATE REFERTAZIONI MEDICHE, IL
MANIFESTO AVREBBE DEDICATO UNA PAGINA INTERA AL CASO. ORA CHE DI REFERTAZIONI
MEDICHE CE NE SONO DUE (UNA RADIOLOGICA ED UNA RICHIESTA DI INTERVENTO DEL MIO
MEDICO CURANTE) E LUI LAVORA AL "CORRIERE" DI BOLOGNA, "IL
MANIFESTO" NON PUBBLICA PIU' NULLA IN MATERIA ED ANZI SI E' FATTO PAGARE
IN DENARO SONANTE GLI ANNUNCI DEL LIBRO "LA TORTURA NEL BEL PAESE".
INOLTRE INFAMI EX APPARTENENTI ALLA LOTTA ARMATA OFFENDONO E DIFFAMANO PAOLO
DANDOGLI DEL "PAZZO" IN ROMA SIA PARLANDO CON ALESSANDRO MANTOVANI
CHE IN ALTRI AMBITI.
NO TORTURE