www.paolodorigo.it pagina pubblicata il 6 settembre 2009
LO STATO DELLA STRAGE IERI COME OGGI
quando Marco Boato era un compagno ...
L'importante articolo e cronologia di documentazione sulle trame nere, dalla Strage dello Stato (piazza fontana) allo Stato della Strage, di Marco Boato, risale al 1973, e fu pubblicato su "Prova radicale" nel n.5 del 1973.
All'epoca Marco Boato era un compagno e un dirigente di "Lotta continua", era solito frequentare le patrie galere anche per mesi prolungati di villeggiatura militante, e proveniva culturalmente dalla scuola della critica cristiana dal basso, di Wladimiro Dorigo, infatti era tra i più impegnati redattori di "Questitalia" alla cui rivista aveva lavorato sino al 1970.
Quando Marco Boato era un compagno, scriveva cose ampiamente condivisibili da noi ancora oggi.
Marco Boato all'epoca era un militante di professione, un rivoluzionario di professione, di origine cattolica. Come conciliare le due cose sul piano dell'impegno politico ? Come poter passare dalla parte della borghesia (Dc e mondo cattolico) alla parte operaia ? Anche Gianfranco Bettin era un giovane dirigente della Dc, all'inizio, prima di diventare d'un sol colpo spalla destra di Stefano Boato.
C'erano i preti operai, e le prime guerriglie in America Latina, c'era la rivoluzione proletaria culturale in Cina, terribile per molti di loro, perché "fanatica".
Marco Boato stava su quel crinale: viveva non più a Venezia, ma a Trento, e faceva politica anche a Padova. Tutto un brodo vaticano, insomma.
Seguirono anni per lui ed altri come lui, foschi, interrotti anche dal suicidio di A.Langer, uno di loro. Ma soprattutto dal passaggio ad un'altra concezione della "lotta", che richiedeva le denunce pubbliche degli autonomi "terroristi" (documento del marzo 1980 di Stefano Boato, Gianfranco Bettin, Giorgio Cecchetti amicone del ps Margherito, ed altri), i quali mal digerivano le "pillole" dei "nuovi docenti". Un periodo in cui dalla "Lotta continua" si passò alla "delazione permanente" verso tutto ciò che odorava di marxismo-leninismo.
Ancora ci chiediamo i veri motivi per cui lui come tanti altri, dopo pochi anni, fossero i più acerrimi nemici della Rivoluzione Proletaria, e i fondatori della "dissociazione" avviata da Toni Negri a Rebibbia nel 1982, i loro sponsor in Parlamento e nel "Partito Radicale" cosiddetto.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Nel frattempo o giovani e meno giovani compagni, godiamoci questo bel servizio, alla faccia di merda degli stragisti "innocenti" di Bologna e di tutte le nefandezze compiute dai servi e leccamerda della borghesia, i fascisti ed i neofascisti italiani.