SONO CONTRO LA RIFORMA DEI SERVIZI E SONO PER L'ABOLIZIONE DEI SERVIZI ANCHE PERCHE' ...

Al di là delle risultanze processuali conclusive, per esempio nel caso della strage di Natale del 1984 (proscioglimento di alcuni imputati in particolare di un appartenente alla Nuova Famiglia), e dell'archiviazione di diverse altre (per esempio il Moby Prince), si può tranquillamente affermare che per molti anni e sotto altre forme anche oggi, parti dello stato borghese sono in relazione permanente con parti del crimine mafioso antipopolare (distinguendo da forme che sorgono dal basso presenti nel Mezzogiorno, assimilate erroneamente alla mafia da una lettura sabauda ed emergenziale dei fenomeni).

In questa relazione agiscono scambi e mercati veri e propri, di persone, di favori, di poteri, di concessioni. Ma anche ricatti. Le stragi in genere sono state questo: risposte palesemente pesanti a trattative segrete.

Pare che questa lettura, sottovalutata e silenziata dagli inquirenti, sia applicabile anche al caso del Moby Prince, ad alcuni deragliamenti ferroviari di fine anni 90, e ad un deragliamento costato una novantina di morti in Germania nel 2000. Che sarebbe sorto in ambito di scontro ecclesiale per il futuro papato (atti segretati da D'Alema su testimonianze di un detenuto che fece allo scopo 2 mesi di sciopero della fame a Novara per poi finire a Livorno e, appositamente scambiato per seminfermo, nella relativa sezione di Rebibbia penale).

Ma certamente questo è lo scenario che si ritrova anche dietro alla "strage di Natale" del 1984, che calò, come Piazza Fontana, come una mannaia, sulle lotte operaie che in quell'anno si erano svolte. Per essere poi seguita da nuove "cacce alle streghe". Come si vede, il copione, nella nostra lettura che si avvale di dati VERI che non si possono dire poiché chi li riferisce lo fa e poi lo nega, si avvale degli stessi ingredienti. Come per Piazza Fontana. Come per l'11 settembre.

Ma è un copione che, se si ammette la stranezza (l'aereo volteggiò a lungo, come di un pilota che non aveva convinzione, come di qualcuno però anche su cui si sta esercitando una influenza contro la sua intima volontà, e poi diresse esattamente verso il piano del Presidente della Regione Lombardia, quel giorno all'estero, centrandolo in pieno, nel più importante grattacielo italiano, il Pirellone di Milano, distruggendo, con la vita di due segretarie e migliaia di faldoni, molta documentazione forse di interesse). In questo caso la denuncia che ho fatto (cercasi Pirellone in http://www.paolodorigo.org/2002-2004_Querele%20e%20denunce/2004_09_22_-7-QUerela_Guariniello_46a%20stesura_.pdf a pag.31 - le "strane idee" sono queste: QUINDICI GIORNI CIRCA PRIMA DEL SUICIDIO DEL PILOTA, rappresentai ad un detenuto che dava segni di razzismo dopo l'11 settembre, che in Italia quello che stava accadendo negli S.U.A. non poteva accadere a meno che non fosse avvenuto un fatto simile come un attentato al Pirellone -per parallelo, il più alto grattacielo in Italia- il detenuto si chiamava Giampaolo Manca, che successivamente ho denunciato come collaborazionista dei GOM e simili che dal 2002 mi torturano ) nonostante abbia ripetuto il racconto sia ad un magistrato di sorveglianza che a due parlamentari, non ha avuto alcun seguito (come nel caso del detenuto che parlò a Novara della strage del deragliamento in Germania).  Non si vuole ammettere che nelle prigioni si conoscono e nascondono verità assai scomode anche su episodi che avvengono fuori ?

Qui il testo di denuncia della strage del 1984 pubblicato dal Coordinamento nazionale dei comitati contro la repressione e accluso ad un numero del Bollettino in uscita poco prima della montatura Mastelloni-Ganzer del 1985.

http://www.paolodorigo.org/1984_stragetrenonatale.jpg

nota del 8-8-07

Ci permettiamo anche di evidenziare una cosa strana, che degli stragisti come Valerio Fioravanti e Francesca Mambro possano continuare nella loro campagna innocentista sulla strage di Bologna passi, ma che abbiano l'appoggio in questo dei "radicali" è un po' strano, un po' troppo strano, oltremodo il loro gruppo tentò la strage a casa di Tina Anselmi e lo fece in nome (falsamente) dell'autonomia operaia, il loro gruppo poté rapinare armi alla caserma dell'esercito di prato della valle a padova in nome (falsamente) delle Br, e in carcere hanno avuto l'appoggio di membri collaborazionisti del regime già coinvolti nella campagna di primavera delle Br, quindi i radicali (Nessuno tocchi Caino) cosa ci fanno con questi due, ora anche genitori, poverello non vorrei essere loro figliolo con i morti che hanno fatto al servizio della borghesia e in rapporto con P2 e mafia pure. La cosa oltremodo strana è che sono in contatto loro due, telefonico, con detenuti di mezza America (USA). Fate un po' voi ...

nota del 17-8-2007