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Continua e si radicalizza la lotta ad Arese |
Appello
La lotta delle lavoratrici di In-Action, un call-center situato presso
il centro direzionale di Arese (proprietà FIAT) continua e, a partire
da
oggi entra nella sua fase decisiva.
Da quando la FIAT ha deciso di rompere l'intesa con KOS (insieme
costituivano appunto la Join-Adventure denominata In-action),
quest'ultima ha cominciato a preparare il trasferimento delle proprie
attività a Basiglio, ad oltre 35 Km di distanza da Arese. Come sempre a
pagare le conseguenze delle scelte aziendali dovrebbero essere le
lavoratrici (oltre 400), molte delle quali a part-time, che si
troverebbero costrette, in gran numero, ad auto-licenziarsi.
Di fronte a questa prospettiva le lavoratrici da tre mesi sono entrate
in agitazione ed hanno già effettuato 3 scioperi, con un'altissima
adesione e il blocco totale delle attività di tutta la FIAT di Arese.
Ma la KOS non ha fatto nessun tipo di marcia indietro e ha cominciato a
rendere operaativi i primi trasferimenti, con l'intento di completare
l'operazione in un paio di mesi.
Gli obiettivi di questa operazione appaiono oggi piuttosto evidenti:
Da una parte c'è l'interesse di FIAT di svuotare il centro direzionale
per dar vita ad un'operazione commerciale che, più avanti, ironia della
sorte, potrebbe prevedere l'instaurazione di un nuov call-center
Dall'altra l'interesse di KOS che, costretta a sciogliere l'alleanza
con
FIAT, ripiega sulla soluzione a lei più conveniente che è quella di
provocare un netto ricambio del personale puntando a sostituire le
ttuali lavoratrici a tempo indeterminato con decine e decine di nuovi
precari, contratti a progetto (i famosi L.A.P.) da pescare nell'enorme
bacino della disoccupazione di Milano sud, Rozzano e dintorni; cosa che
infatti sta già avvenendo
Le lavoratrici hanno continuato ad opporsi ad una simile operazione
contando esclusivamente sul proprie forze e sul sostegno dello SLAI e
della CUB, a causa del solito atteggiamento poco combattivo delle RSU
aziendali, per non parlare dell'atteggiamento dei Sindacati
Confederali,
vicini più volte al crumiraggio aperto, preoccupati solo di contenere
la
lotta e di ottenere una legittimazione a partecipare alle trattative.
Si sono quindi dotate di una propria piattaforma rivendicativa, con cui
fronteggiare il trasferimento stesso, rifiutando di pagarne il prezzo.
Gli aspetti essenziali della piattaforma sono:
1) La garanzia del posto di lavoro per tutte/i e la trasformazione a
tempo indeterminato di tutti i contratti di lavoro
2) Un servizio trasporti adeguato da Arese verso Basiglio con
un'adeguato indennizzo giornaliero per le spese di trasferta
3) La possibilità di svolgere il part-time in forma verticale
(riduzione
dei giorni lavorativi invece che riduzione dell'orario giornaliero) con
garanzia del servizio mensa
Di fronte alla solita intransigenza di KOS, motivata con presunte
proprie difficoltà economiche, (il bilancio è nettamente in attivo)
l'ultima assemblea del 15 giugno ha deciso di proclamare un ulteriore
sciopero, dando mandato ai partecipanti al presidio di decidere se
continuarlo anche il giorno successivo
E così è stato: dopo l'ennesimo sciopero ancora una volta riuscito, le
lavoratrici hanno deciso di proseguire anche domani, con l'obiettivo di
radicalizzare la lotta e di estenderla progressivamente a settori
sempre
più ampi, nella prospettiva di continuare la lotta anche nella nuova
sede di Basiglio.
Le lavoratrici di In-action stanno pertanto facendo appello a tutte le
realtà che si battono contro i licenziamenti e la precarietà, affinchè
esprimano la loro solidarietà attiva per costringere la KOS ad
accettarne le rivendicazioni, nella prospettiva di costruire un fronte
unitario e combattivo, capace di contrastare i piani padronali e farla
finita con contratti atipici e precarietà
Appuntamento domani mattina, 20 giugno, davanti ai cancelli del centro
direzionale di Arese a partire dalle ore 6,30
E' in preparazione nei prossimi giorni una riunione territoriale
(Milano
e hinterland) per coordinare gli sforzi a sostegno di questa importante
vertenza
Alcuni lavoratori e lavoratrici a sostegno della lotta di In-action
Per riferimenti e contatti
335.8782213