inserito 05-09-2006
Antifascismo sempre!
Martedì 22 agosto al Caffè Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lu)
si è svolto un incontro su “Repubblica di
Salò: 2^ guerra mondiale e fascismo”
diretto dai giornalisti Romano Battaglia ed Enrico Nistri con reduci del
vecchio e nuovo fascismo.
All’incontro hanno partecipato un comandante della “Decima Mas” (Motobarche armate siluranti), tale
Sergio Denti, lo storico Paolo Buchignani, lo scrittore Vincenzo Podda, una
docente dell’Università di Firenze ed il coordinatore di A.N., Massimiliano
Simoni.
Tra il pubblico qualche giovinastro con tanto di camicia nera e
numerose coppie attempate che si sono lasciate andare a qualche applauso per il
bel tempo che fu.
I conduttori e i promotori dell’incontro hanno presentato il Denti
della famigerata “Decima Mas” come eroe
nazionale che ha combattuto per l’Italia. La Decima Mas, del principe nero
e golpista Iunio Valerio Borghese, si macchiò di efferate atrocità tra cui quella
di torturate i partigiani catturati, fino al punto di accecarli e bruciarli
vivi.
Borghese disse ai tedeschi: voi
siete i capi militari, datemi il tema ed io lo svolgerò. Il tema era quello
di salvaguardare le spalle all’esercito tedesco, seminando distruzione e
terrore per stroncare la Resistenza ed il movimento partigiano che combatteva
per il
pane, la pace e la libertà, contro la guerra, la miseria,
l’oppressione!
Il Denti, ancora si domanda come mai dopo la Liberazione si ritrovò
sul libro paga dei servizi segreti americani. Forse, il vecchietto ancora non
si è reso conto che lui, come altri, una volta vinti vennero protetti e
assoldati dall’imperialismo Usa per combattere il comune nemico: il
pericolo comunista.
La docente universitaria, invece, si è contenuta sostenendo solamente che la marcia su Roma del ’22
(che avviò il ventennio fascista) non fu altro che una tranquilla passeggiata,
a differenza di certe manifestazioni degli anni ’70 (!?); mentre il
coordinatore di A.N. ha dichiarato di essersi emozionato a sentire le gesta di
un “eroe italiano”.
I promotori di questo nefasto incontro hanno avuto l’ardire, oltre
alla sfrontatezza, di tenerlo pubblicamente a pochi chilometri da Sant’Anna di
Stazzema, dove il 12 agosto ’44 i nazisti delle SS, guidati da fascisti del
posto a volto coperto, trucidarono 560 bambini, donne e anziani: una delle più
violente e vigliacche rappresaglie contro il movimento di Resistenza
anti-nazifascista.
E quelli che se la intendevano su quel palco, il 22 agosto scorso,
sarebbero “eroi nazionali” e odierni “sostenitori
della libertà” …
25 agosto 2006 -
fotoc. in propr. Lotta e Unità
per l’organizzazione
proletaria