La
calunnia e la diffamazione sono armi sporche della borghesia e del potere.
Smentisco e rigetto le rinnovate accuse infamanti ai miei danni. E' nota a
tutti i compagni la mia storia e la mia militanza, pił di vent'anni precedente
all'azione antimperialista contro la base USAF di Aviano, per la quale sto
scontando una condanna a 13 anni e 6 mesi.
E' noto
lo svolgersi istruttorio e processuale, sono note anche le condizioni mie
generate da uno stato depressivo in particolare nei primi anni di questa
detenzione, la quarta essendo stato arrestato la prima volta nel 1977 e altre
due volte negli anni 80.
E'
quindi estranea all'etica comunista ogni deformazione e prosecuzione delle
calunnie diffuse ai miei danni in maniera pił o meno informale, dopo che erano
state usate inizialmente da parte dell'apparato repressivo stesso.
In
questi sette anni e pił di carcerazione ho gią dato abbondante risposta pratica
e non solo grammaticale (anche collettiva e anche processuale con denunce e con
il ricorso alla "Commissione europea dei diritti dell'uomo" che ha
sanzionato lo Stato italiano) a calunnie, attacchi e travisamenti pił o meno
forsennati che circolano in ambienti estranei al campo proletario
rivoluzionario ma interni alle galere.
Non
ritengo di dover rincorrere questo genere di cose, ma non intendo neppure
rimanere in silenzio a subirle.
carcere
di Biella, 6.12.2000 Paolo Dorigo
militante comunista prigioniero