HOME ARTE GRAFICA GRAFICHE PERU'GUERRA POPOLARE
PIZZINATO
in allestimento: KARKUTLI
n.5 del 15-8-2010
GENNAIO-FEBBRAIO
1991 VE,
GIUGNO
1991 SCHIO VI e ROVERETO TN
CON L'INTIFADAH
Una
figlia del Popolo Palestinese mostra la foto del fratello martire
insieme
1 |
2 |
3
Marra - |
installazione n.1 |
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insieme
4 |
5 |
6 |
7 |
Al
Bara |
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particolare dello spuntone
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Ayress
(Cuba) |
Baratti
(+1992) |
Nicoletta De
Grandis | ||
Citton |
Barel |
Beani 1° di 2
lavori |
Chinaglia (part.) |
Clara Clerici
–n.1 |
Clara Clerici
–n.2 |
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Milena Barbarich |
Clara Clerici
-n.3 |
Clara Clerici
-n.4 |
Z.Cocco |
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Dorigo |
Pizzinato |
Fiorin |
Follin |
Marra
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Mascia |
Misic |
Pain | ||
Fontanella |
Presumibil- mente durante
i giorni
di sequestro giudiziario di casa
mia, nel
1993, |
Sono sparite
Alcune
delle Foto
del Giorno
della Installazione, con il vento
in poppa una
barca |
Piena
di opere di
ogni tipo, di
kefie e
di sorrisi determinati, pareva
una pattuglia
in avanscoperta |
del Movimento che si
è espresso
a Genova nel
2001. |
Mancano qui
le sole
foto delle
opere di
Baratella di
Scavezzon, s.&. e.
o. Paolo
Dorigo 05-08-2005 |
La
prima esposizione con questo titolo a Venezia era sorta tra
studenti dell’Accademia e compagni
artisti veneziani, nel settembre 1989,
Fummo boicottati dai GUPS
perché io ero considerato “terrorista” dal p"c"i.E questo a prescindere dalla
mia
innocenza giudiziaria, visto che non riconosco lo Stato borghese (se non per
evidenziarne la natura e
i
crimini), dato che i GUPS si fidavano di quelli del p”c”i.
Fu
comunque una mostra partecipata, perché si tenne in un locale, il “Paradiso
perduto”, ove bazzicavano
all’epoca tutti i transfughi della
“generazione perduta” e un po’ di proletari del quartiere di
Cannaregio.
La
seconda, organizzata nel gennaio 1991 dopo una mia
lettera circolare sull’antimperialismo a tutti i
giovani
artisti del Veneto, del dicembre precedente, agli albori della guerra
imperialista, era stata
convocata politicamente da me ed
organizzata collettivamente agli stessi, ad altri/e
compagni/e,
tra cui
Clara Clerici, e al Circolo Che Guevara
della Giudecca,
formato, ironia della sorte, a dimostrare
che
anche nel revisionismo ci sono differenze qualitative, da una situazione
all’altra, da compagni per
lo
più
anziani della base dell’allora p”c”i, ma generosi e sinceri, legati al popolo ed
al loro quartiere
proletario e
comunista.Promessaci la sala comunale, ci fu
negata per l’inizio della guerra e la mostra si tenne
nel
salone dell’Arci pensionati della Giudecca. Una grande scritta murale che dava
sul canale della
Giudecca, una Giudecca come tutta
Fatua oggi invasa da americani e sionisti, in un inverno
freddissimo
presentava l’iniziativa,
organizzata anche con un manifesto e delle locandine. Alla mostra
aderì
il pittore Armando Pizzinato, anziano compagno,
che si rammaricò di non poter scrivere
molte
parole per l’occasione. Invece molti giovani prematuramente presentati come
“campioncini”
dell’arte veneziana, un po’
preoccupati per la loro carriera, e per mantenere l’arte
“distante”
dalla
politica, non parteciparono, con l’eccezione, in questa parte della cultura
anche d’importazione,
di un
artista giapponese (ma un anno dopo non mancarono di fare a gomitate all’AGAV).
Siccome
all’epoca andavo a colloquio a Opera da Alberta, facemmo avere a Josephine le
copie delle foto,
e ne fu
molto contenta. Questa compagna libanese è stata scarcerata dopo 15 anni alla
fine degli anni ’90.
Del
resto significativo del degrado di una società “impegnata” come quella di Fatua
fu anche
il modo
con cui la giunta rosso-verde sostenne il Popolo Palestinese in quei giorni che
hanno iniziato
questa
orribile epoca di guerra imperialista, scatenata ad impedire la libertà ai
Popoli in lotta.
Paolo
Dorigo, 5 agosto 2005